mercoledì 22 agosto 2007

Si torna in onda

Che bello che bello, avete ricominciato ad aggiornare i blog! Sono felice, on sapete quanto mi tengano compagnia... Presto dedicherò un post a come Internet mi stia aiutando.
Ricordate di venire a leggermi sul blog dell'Erasmus, lì aggiorno ogni giorno...

sabato 18 agosto 2007

Riflessioni sulle vacanze








   

18 agosto 2007





Lo psicologo Scaparro: giusto svezzarli presto, mandateli senza telefonino.

In vacanza senza genitori. Le mille liti estive



Vogliono andarci dalle Medie, non si aspetta più la Maturità. Chi resiste e chi no. Lella Costa: «Le estati in famiglia le più belle»






ROMA — Un tempo c’era il viaggio premio per la maturità. Lì finiva un’era: quella della villeggiatura tutti insieme, mamma/papà/figli più parenti assortiti, cani/gatti/ canarini nel bagagliaio. E ne cominciava un’altra: l’estate improvvisamente adulta, squattrinata, avventurosa, indipendente. Ora i genitori vengono presi alla sprovvista. Da adolescenti in crescita accelerata che sempre più spesso, già tra i 13 e i 15 anni, reclamano il diritto alla vacanza da soli. Con gli amici, magari. Ma rigorosamente senza mamma e papà «che dai, scusa, è da sfigati».

CHI LI «EDUCA» - Contrariare un teenager è impegnativo. C’è chi si impone promettendo che «magari l’anno prossimo». Chi tratta, chi cede, chi, previdente, li addestra da piccoli alla vacanza «no parents allowed». Come Mario Giordano, direttore di «Studio Aperto», con la sua primogenita Alice, 15 anni. «L’abbiamo mandata in Inghilterra che faceva la quarta elementare. In un college, chiaro. Era felicissima. Quest’anno voleva partire per la riviera romagnola con dei suoi coetanei, ho detto no. Per questo aspetterà altri 2 o 3 anni. Ora è al mare con un’amica, ma c’è pure la madre. A me toccò aspettare i 17 anni: in tenda sui monti abruzzesi a cercare gli orsi ».

CHI SI IMPONE -
Frena Lella Costa, 3 figlie, 24, 15 e 10 anni. «Una settimana o due in compagnia di altri ragazzi, magari a studiare inglese o fare sport vanno benissimo, però non partiamo dal presupposto che gli adolescenti si possano autogestire, altrimenti noi genitori che ci stiamo a fare? Non pretendo di impormi ma almeno di contrattare». Perciò si va tutti a Levanto e se ci si annoia, pazienza. Lei invece certe estati in famiglia, nelle valli bergamasche, se le ricorda come «le più belle della mia vita, anche se la cosa più eccitante da fare era travestirsi da fantasmi e girare per cimiteri a spaventare i ragazzini ».

MASCHI E FEMMINE - Giovanni Malagò, imprenditore di successo, dice che «per quanto ci sia emancipazione, c’è differenza tra maschi e femmine». Così alle due gemelle diciottenni Ludovica e Vittoria (avute da Lucrezia Lante della Rovere) sono stati accordati viaggi con amiche non prima dei 16-18 «mentre per quelli da sole-sole non so se nemmeno a 20». Comunque previe rassicurazioni.

SCAPARRO: «INCORAGGIATELI» - «E se prima hanno fatto il loro dovere a scuola». Lo psicologo Fulvio Scaparro, forse perché per lui la libertà scattò ai 18 con la visita di leva, incoraggia i genitori ad osare: «Mandate i vostri figli in vacanza. Senza telefonino, così eviterete di parlarvi tre volte al giorno. Se li svezzerete già a 12, 13 anni, poi non ve li ritroverete per casa a 30. Non si cresce senza prendere dei rischi. A un ragazzo di 15, 16 anni bastano un biglietto del treno e qualche centinaio di euro, l’importante è che la vacanza sia una scoperta, anche se non del tutto positiva».Vale la morale di «Dirty Dancing»: film cult in cui la protagonista Baby conosce il suo sexy insegnante di ballo (Patrick Swayze) proprio durante una rassicurante vacanza con i suoi. Maria Teresa Ruta ha mandato la piccola Gwenda a Londra che aveva solo 6 anni (oggi 18): «Proprio per abituarla». Il figlio Gianamedeo (14) «invece no, non ne voleva sapere, non ama le sperimentazioni, finalmente quest’anno è partito, un mese in Australia, ospite di una famiglia. Dopo 5 giorni che non rispondeva alle email sono andata in ansia ed ho chiamato io». Tra i 17 e i 18, dice, è giusto «che possano andarsene con gli amici, purché io sappia chi sono e dove vanno, perché un genitore resta sempre responsabile delle cavolate che fanno i figli». Lei la sua prima vacanza ma’ e pa’ esclusi se l’è presa a tradimento a 18 anni: «Ho finto di avere un impegno di lavoro, sono salita sul treno ad Alassio e sono scesa ad Albenga dove c’era il mio fidanzato che mi aspettava. Senza soldi, abbiamo dormito in auto ».

GLI «ESTREMISTI» - Devin, 15 anni, è il primogenito di Lory Del Santo. Tipico esponente di adolescente nuova generazione: «Quest’estate è andato una settimana a Los Angeles da solo. Si è prenotato volo e albergo, quando l’ho raggiunto conosceva già tutte le strade, non mi serviva nemmeno il navigatore». Lei adesso riparte, lui resta. «Va a Miami, a casa di amici che non ci sono. Si cucina, fa la spesa, è autonomo in tutto». Non che lei fosse subito d’accordo: «Oh, ho provato a contraddirlo, ma con lui non si può discutere, ha un carattere impossibile».




Io sono andata in vacanza per la prima volta da sola con il mio ex in Sardegna nel 2001, me lo ricordo perchè per due settimane col viaggio in aereo (tramite agenzie viaggi) avevamo speso uno sproposito in lire

E voi? Ve la ricordate la prima vacanza da soli?

mercoledì 8 agosto 2007