venerdì 7 gennaio 2005

Continua il cazzeggio... ma culturale!

 (seconda volta che riscrivo il post, perchè per modificare una categoria ho perso tutto il lavoro )

Continua la mia astinenza dalllo studio, nonostante sappia benissimo che il materiale è tanto e il tempo poco... Ma è più forte di me! Forza misteriose mi allontanano dal tavolo, i libri si chiudono magicamente da soli... Cose da Ghostbuster!!! Ghghgh

Ieri ho letto ben due libri: non molto impegnativi in realtà, ma che hanno caratterizzato la mia infanzia e mi hanno fatto crescere: sono due libri della collana "Gaia Junior" (per bambine dagli 11 anni in sù) della Mondadori, scritti da Bianca Pitzorno: il primo si chiama "Speciale Violante", il secondo "Principessa Laurentina".
Riassumendo in breve le trame, protagoniste dei due libri sono tre ragazze che frequentano la terza media: Barbara, Vittoria e Valentina. Vivono ad Alaria, fantomatico paese ai piedi delle Apli (vi giuro, da piccola l'ho cercato sull'atlante e non l'ho mai trovato... altrimenti ci sarei andata in gita!) e d'estate vanno a Dorgo, paese natale delle famigle. Sono tre ragazzine molto sveglie ed intelligenti, niente a che fare con i romanzi moderni dove se non hanno poteri magici non sono normali! Leggono, vogliono fare il Classico, ecc ecc... Nel primo libro proprio a Dorgo incontrano una troupe televisiva che gira il seguito di una famosa telenovelas. 

Il secondo invece è lo specchio della realtà in cui viviamo: i genitori di Barbara divorziano, e Barbara viene affidata alla madre che si è già risposata e aspetta una figlia. Si trasferiscono a Milano, città che Barbara odia (anche perchè ha dovuto abbandonare le amiche).
Una serie di tragici eventi cambia il corso della sua vita: la madre e il patrigno muoiono in un incidente aereo, lei viene affidata al padre mentre la sorellina viene affidata alle prozie, che però non la trattano molto bene. Barbara decide allora di rapirla per poter vivere tutti e tre assieme al padre: il piano ha successo perchè le zie rinunciano alla bambina (troppo dispendiosa per loro, nobili decaduti), la compagna del padre è giudice uindi riesce ad ottenere l'affidamento e poi, colpo di scena e lieto fine, si trova il testamento del patrigno che lascia i suoi beni alla moglie, alla figlia e a Barbara.

Io mi sono sempre identificata in Barbara, in quanto era uella che leggeva di più e andava molto bene nei temi d'italiano a scuola... proprio come me! Vi ho mai detto che da piccola volevo fare la scrittrice? Avevo anche scritto una lettere all'autrice dei libri, che abita a Milano, e mi ha anche risposto: ovviamente avevo 11 anni e mi ha suggerito di studiare tanto tanto e leggere... Però è sttao un grande incoraggiamento!

Ho scoperto però, dopo tante e tante letture, una cosa: a fine libro c'è l'epilogo che narra che dopo mesi giunge una telefonata da un ospedale africano dove è ricoverata una donna che ha perso la memoria dopo un incidente (è ovviamente sua madre). Questo però non è il finale vero, perchè è l'immaginazione di Barbara, che ogni sera prima di andare a dormire arricchisce di particolari, e spera che un giorno si avveri nonostante sia ben conscia della sua impossibilità.

Questi libri sono stati davvero delle pietre miliari per la mia crescita e la mia immaginazione... e mi hanno permesso di scavallare un'altra mattina di studio!

Un bacione

3 commenti:

  1. Waaaaah ADORO "Speciale Violante" e "Principessa Laurentina"! Hanno caratterizzato anche la mia, di infanzia, e li ho ancora nella libreria insieme ad un'altra mezza montagna di Gaia Junior e Gialli Junior XD I libri della Pitzorno erano bellissimi u_uShì shì, me ne vado a Londra in Giugno, non vedo l'ora ^o^ Prevedo sarà il periodo più bello della mia vita, yep! *^o^* Mi sento molto positiva al riguardo ^_^

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  2. Uhu, anche a me quei due libri sono piaciuti tantissimo e ancora adesso spesso li rileggo!

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