domenica 24 aprile 2005

Latte e miele

Prendi una domenica pomeriggio d'Aprile, il cielo grigio su (Torino) Mortara riversa acqua dalla mattina presto: la senti, mentre dormi, ti coccola...


Metti una febbriciattola che non passa, metti il portatile sul tavolo della cucina: è stato sotto carica tutta la notte, in previsione di scrivere gli appunti di Letteratura oggi... Ma lo sai che è stato solo un buon proposito e nulla più...


Metti essere stravaccati sul divano, con addosso il golfino bianco della mamma, il gatto sulla pancia, zapping tra la gara di Formula1, la Ventura con le tette rifatte, i burinazzi di Buona Domenica...


A tutto questo aggiungi una tazza di latte caldo, con due cucchiai colmi di miele (perchè, diciamocelo, ieri ne avevi messo troppo poco): rigiri con calma il cucchiaino perchè si sciolga tutto, e bene, come il tuo catarro: avvicini la tazza con due mani alla bocca, annusi a fondo quello stupendo odore...


E il resto del mondo può fare quello che vuole oggi... Io sono a posto.


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