Le mie Crociate

Ieri sera serata molto piacevole quanto inattesa: erano le 21 passate quando squilla il cellulare: è Marco (vedi post di giovedì scorso), che mi invita con Cer (un amico comune) al cinema a vedere "Le Crociate". Accetto e mi fiondo sotto la doccia, mi vesto, un pochetto di trucco e in mezz'ora sono pronta. Passa a prendermi non con la Smart ma in macchina con Andrea, un altro amico comune: praticamente arrivati al cinema abbiamo ritrovato anche Amedeo, ed è stato ricomposto parte del "vecchio gruppo" di piazza Silvabella! Molto emozionante, davvero: alcuni erano anni che non li vedevo!

Il cinema questa volta era più pieno rispetto alla settimana scorsa: ci mettiamo comodi ed inizia il film. Devo dire che io e Marco non siamo stati molto seri, cintinuavamo a fare le battutine: ad esempio, all'inizio c'è un effetto tipo neve, ma sono così grandi, leggeri e lenti i fiocchi che sembrano le palline di polline dei pioppi, che in questi giorni stanno davvero invadendo tutto: l'androne del condominio di casa mia ne é pieno, sembra che sia passato il mio gatto!

Va bè, torniamo al film... Orlando Bloom è davvero un gran bel figliolo, ma il film è davvero penoso! Mi avevano detto che era abbastanza splatter, ma in realtà non è che si veda granchè: "Gangs of New York" mi aveva spaventata di più! E poi, parlando in gergo lottiano, il protagonista è un "power player", ovvero in ogni situazione ne esce vincitore: naufraga la nave, muoiono tutti e solo lui si salva, senza perdere spada nè cavallo! Mi è piaciuto molto il personaggio del Re di Gerusalemme, quello con la maschera d'argento perchè ha la lebbra ***NON LEGGERE OLTRE SE NON VUOI ROVINARTI IL FILM*** quando muore è davvero tristissimo, lì ho avuto davvero il magone ***OK, FINE PERICOLO***

Marco di fianco a me si stava addormentando: sia per il film, sia perchè aveva appena staccato dal lavoro ed era stanchissimissimo! Sono davvero contenta di essere uscita, mi mancavano queste uscite serali, vorrei tornare più spesso al pub o al cinema... Purtroppo però sono sempre a Pavia, Marco non può scorazzarmi ovunque (ha una sua compagnia, ed entrarci non è così semplice: mica posso dire "ehi, posso da adesso uscire con la tua compagnia?")... Sentirli parlare ieri sera delle cene al ristorante messicano, delle serate al Messicano (questo è il nome del locale), dei pub, degli aperitivi in piazza a Vigevano... Mi rodeva, devo dire la verità: la vorrei anche io una vita così, non a fare tappezzeria in casa mia e a rivedere le 12 case dei Cavalieri dello Zodiaco!

Vi lascio con una gran bella foto di Orlando.

Un bacione